Turisticka organizacija Bar

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Stari Bar – la Città vecchia, arrampicata sulla roccia,  inaccessibile su tre lati, ai piedi del monte Rumija. La posizione strategica e la sorgente d'acqua potabile furono determinanti per l'ubicazione di Stari Bar che, a differenza delle altre città costiere,  si trova a 4 km dal mare.
La città, i cui abitanti erano artigiani e commercianti  d'olio di oliva e di sale, fu costruita in diverse fasi, nel corso dei  secoli. La parte più antica sorge su uno spiazzo della rupe, proteso in avanti, dove si trova anche la porta della città, risalente ai sec.X-XI. A pochi passi, isolata dalla parte abitata, si erge la Cittadella, costruita a fini difensivi. 
La città conserva  i resti di numerose chiese di diverso stile ed epoca, nonché le fondamenta della cattedrale romanico-gotica di San Giorgio dell'XI secolo e due chiese gotiche, rispettivamente di Santa Caterina e Santa Veneranda, oltre alla polveriera e al bagno turco dell'epoca del dominio ottomano.
La parte occidentale della città fu fortificata nei periodi successivi: prima nel XIV  e dopo nel XVI secolo, all'epoca del dominio veneziano. Vi si trovano le rovine della chiesa di San Nicola, edificata con tutta  probabilità nel  XIII secolo  da Elena d' Angiò, moglie del Re serbo Uroš.
Nella piccola piazza - incrocio, sorge la chiesa di San Giovanni, in buono stato di conservazione. Fuori città, a nord della fortezza superiore, si trovano i resti dell'acquedotto, del XVI e XVII secolo, che  portava l'acqua dalla montagna in città. Tra le ultime scoperte archeologiche, le ceramiche dei secoli VIII-VI a.C, dell'epoca dell'insediamento illirico, hanno dimostrato che le fondamenta della città  risalgono a oltre due mila e mezzo anni addietro.

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Palazzo del re Nicola  - eretto in riva al mare  nel 1885. Il re Nicola lo fece costruire per sua figlia, la principessa Zorka e per suo genero, il principe Pietro I Kardjordjević. Il complesso, incastonato in un parco con tipiche piante mediterranee (tra cui la quercia da sughero), è costituito da un palazzo maggiore ed uno minore, oltre alla cappella, al giardino invernale e la garitta. Nel 1910 vi fu annessa un'ampia sala da ballo.Va segnalato che il giardino invernale – dalla forma singolare e dalla struttura inossidabile- fu un regalo di Emanuele di Savoia, re d'Italia, ed oggi è un ristorante conosciuto come «Knjaževa bašta» (Giardino del principe). Davanti al palazzo si trovava un grande molo in legno per  navi ed imbarcazioni di lusso. 
Tra il 1866 e il 1916  il re Nicola vantava dieci panfili, fra i quali  «Sibil», che acquistò dallo scrittore Jules Verne, e «Rumija», ultimo in ordine di tempo, che fu  affondato  dall'esercito austro-ungarico nel 1915, nel luogo dove si trova l'attuale acquatorio del porto. Il complesso dei palazzi reali è ora trasformato in Museo civico, che ospita manifestazioni culturali (concerti, mostre, serate letterarie).

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Haj-Nehaj -  i resti della città medievale Nehaj, eretta nel XV secolo, si trovano a 10 km da Bar, in direzione nord-ovest, su un monte impervio sovrastante il mare, a 225 m di altitudine.
Menzionata  per la prima volta nel 1542, fu costruita dalla Serenissima a fini difensivi. Ospita la chiesa di San Demetrio, che presenta la peculiarità d'avere due altari (uno ortodosso ed uno cattolico); risalente al XIII secolo, essa è più antica della fortezza stessa.

manastir-bogorodice-ratackeConvento della Madonna Ratačka - i resti del convento, fondato dai benedettini nell'XI secolo e dedicato alla Madonna Ratačka, occupano la punta del promontorio Ratac, tra Bar e Sutomore.       
Era composto da tre chiese ed annessi edifici, cinti da mura difensive e torri. Fu sotto l'amministrazione veneziana dal 1443, finché non fu incendiato e distrutto dai turchi nel 1571
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Monastero di Prečista Krajinska - uno dei più importanti monumenti del Montenegro. I resti del monastero, con la chiesa dedicata all'Assunzione della Vergine, si  trovano sulla sponda del lago di Scutari, nei pressi della località di Ostros. Il nome della chiesa comparve per la prima volta, sul finire del X secolo, nella «Cronaca del prete docleate». Il monastero fù fondato dal principe Vladimir, protagonista insieme alla bella Kosara, figlia del re macedone Samuilo, di una tragica storia d' amore.
Prima di essere distrutto, verso la fine del XVI, Il monastero fu per un certo periodo la sede del metropolita di Zeta. Nelle sue vicinanze, a Ostros, si trova un pozzo d' acqua sorgiva, risalente al 1001, che ancora oggi serve ad approvvigionare d' acqua potabile gli abitanti dei villaggi vicini.

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Monastero Moračnik - sorto sull'omonima isola del Lago. Menzionato per la prima volta nel 1417, nel diploma di Balša III.
Il complesso monastico era composto da una chiesa dedicata alla Madre di Dio, alloggi dei monaci, refettorio ed un'alta torre  a quattro piani, circondata da un muro di pietra con porta monumentale.

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Monastero Beška  - sorto al centro dell'omonima isola del lago di Scutari. Ha due chiese: una più grande, dedicata a San Giorgio (sec. XIV), fondata da Djurdje II Stratimirović - Balšić e l'altra  più piccola dedicata alla Madre di Dio (1440), fondata da Elena Balšić.
Il Monatsero di Beška, come quello di Starčevo, fu conosciuto per l'intensa attività di trascrizione di manoscritti. Vi fu scritta «Gorički zbornik», opera educativo-religiosa, redatta da Nikon Jerusalimac.

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Monastero di Prečista Krajinska - uno dei più importanti monumenti del Montenegro. I resti del monastero, con la chiesa dedicata all'Assunzione della Vergine, si  trovano sulla sponda del lago di Scutari, nei pressi della località di Ostros. Il nome della chiesa comparve per la prima volta, sul finire del X secolo, nella «Cronaca del prete docleate». Il monastero fù fondato dal principe Vladimir, protagonista insieme alla bella Kosara, figlia del re macedone Samuilo, di una tragica storia d' amore.
Prima di essere distrutto, verso la fine del XVI, Il monastero fu per un certo periodo la sede del metropolita di Zeta. Nelle sue vicinanze, a Ostros, si trova un pozzo d' acqua sorgiva, risalente al 1001, che ancora oggi serve ad approvvigionare d' acqua potabile gli abitanti dei villaggi vicini.

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Monastero di Gornji Brčeli – si trova nel villaggio di Brčeli, da cui prende il nome. Fu fondato dal vescovo Danilo agli inizi del  XVIII secolo, come residenza invernale. Ne fa parte la Chiesa della Protezione (Manto) della Vergine, la cui iconostasi è opera di Pietro Čolanović, del 1928. La chiesa e gli edifici sono cinti da alte mura di pietra con la porta principale sul lato meridionale. Lungo il muro, attiguo alla porta, sul lato est, sorge il campanile a vela. 
Il vecchio edificio degli alloggi, presenta i tratti caratteristici  delle casa di Crmnica, con  ingressi arcuati e terrazza. Nel 1863 vi fu fondata  la scuola, trasferita più tardi nel vicino monastero di Donji Brčeli.

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Monastero di Donji Brčeli - situato nell'omonimo villaggio, risalente al XV secolo, ospita la chiesa di San Nicola. Si presume che un vano a volta, ubicato sotto il   pavimento, cui si accedeva attraverso un’apertura praticata sotto l’altare, servisse  da carcere ai tempi di Šćepan Mali. Qui fu ucciso e seppellito lo stesso Šćepan Mali. Come segnalato, il monastero ospitò  la scuola che fu trasferita da  Gornji  Brčeli

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Trikonhos (triconco) di Bar -  la chiesa si fa risalire ai tempi di Giustiniano (sec.VI d.C). Le mura conservatesi fino ai nostri giorni sono alte un metro. Grazie alla ricerca ivi condotta, sono stati scoperti i frammenti della decorazione scultorea in pietra e la necropoli.

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Chiesa di Santa Tekla -  costruita nel XIII secolo in pietra spezzata. Originariamente ortodossa, diventò anche cattolica, dotandosi di un altro altare, quando si cominciò a celebrare  il  rito greco-cattolico.   Presenta sempre due altari ed  è frequentata da credenti cattolici  ed ortodossi. Nel camposanto della chiesa  viene  seppellita la gente di entrambe  le confessioni religiose.

Chiesa di San Rocco - i resti della chiesa, databile al XIV secolo, si trovano in prossimità di Sutomore. Nonostante avesse  un unico altare, è stata chiesa di cattolici ed ortodossi. Oggi  in  rovina.

Chiesa di Santa Atanasia -  Sotonići, risale alla fine del XIV secolo. Attorno alla chiesa  si vedono tutt'ora  tombe con lapidi in pietra.

Chiesa di  Santa Petka (Parascheva) - Šušanj,risalente al Medievo, risulta costruita in pietra squadrata. 
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Chiesa di San Nicola -  sede dell'Arcivescovado di Bar, istituito nel 1089  e  riconosciuto da papa Clemente III che, a tale fine, inviò all'Arcivescovo della sede docleate, un Palij ( mantello).  Sotto la  giurisdizione dell'Arcivescovado si trovarono tre sedi vescovili  (di cui facevano parte Bar, Kotor, Ulcinj, Svač, Skadar, Drvosta e Pilot), oltre agli stati di Serbia, Bosnia e Travunia. L' arcivescovo di Bar ebbe il titolo di Primas Serbiae.

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Moschea  di  Omerbašić – costruita nel 1661 a Stari Bar. Ha una  struttura semplice a pianta rettangolare con minareto annesso al muro, sul  versante sud-ovest.    
Oltre alla Moschea, vi fu eretto, all'inizio del XVII secolo, un sepolcro musulmano, detto Turbe di Derviš - Hasan. Annessa a quest'ultimo, una costruzione a pianterreno, adibita ad abitazione. Vi è anche una fontana pubblica e la casa  dell'imano. Il complesso è cinto di mura in pietra. Tra i monumenti storico-culturali  si distinguono, in particolare: chiesa della Madre di Dio  (villaggio di Gluhi Dol), chiesa di San Giovanni e dei SS.Arcangeli (villaggio Donja Seoca, in riva al lago di Scutari), chiesa di San Giovanni e San Michele (cattolico-ortodossa, situata nel camposanto del villaggio Sotonići), chiesa di San Nicola e San Giovanni (cattolico-ortodossa, in prossimità della strada Virpazar - Bar, villaggio Boljevići), monastero di Orahovo (villaggio Orahovo), fortezza Grmožur (eretta sull'isola del lago di Scutari, nella baia, detta Godinjska), chiesa di Santa Maria (eretta sulla collina di Gretva, a 300 m da Stari Bar), chiesa di San Marco (a 3 km da Stari Bar, in direzione nord).