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Turisticka organizacija Bar

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ORGANIZZAZIONE TURISTICA DI BAR

Obala 13.Jula, 85000 Bar
tel: +382 30 311 633
fax: +382 30 311 969
E-mail: [email protected]


ORGANIZZAZIONE TURISTICA DI BAR

Sveti_Djordje

San Giorgio fu il patrono della città nel Medioevo e a lui fu dedicata la grande cattedrale, costruita nel XII secolo,  che vide l' incoronazione dei signori della Doclea.

maslinjaciFlora e fauna
Il territorio del comune di  Bar è caratterizzato da una ricchissima  flora e fauna. Il tratto costiero è dominato dalla macchia mediterranea: leccio, alloro, mirto, oleandro, ginestra, biancospino, pruno, pungitopo, asparago selvatico ecc. Più a nord, verso i massicci di Sutorman, Lisinje e Rumija crescono  boschi misti di quercia e faggio. Diverse sono le specie di piante che valgono a caratterizzare il territorio: agrumi (mandarino, arancio, limone), melograno, olivo, vite, fico. Il vecchio  olivo di Mirovica e il ginko biloba nel parco del Palazzo del Re Nicola esercitano una forte attrattiva sui turisti.
Il territorio del comune ospita numerose specie faunistiche: pesci, anfibi, rettili,uccelli, mammiferi ed interessanti  esemplari  d'invertebrati. Sotto il profilo ornitologico la più importante realtà è quella del bacino del lago di Scutari, dove vivono circa 270 specie di uccelli, tra le quali  il pellicano, uccello raro di cui  sono  rimasti pochi esemplari.
Tra le località conosciute per la varietà di selvaggina (lepre, tasso, volpe, cinghiale), spiccano quelle di Ostros, Rumija, Lisinj, Sutorman, e Sozina.  
3La  flora e la fauna marina rappresentano un'importante risorsa  per Bar. Lungo la costa troviamo diverse specie di molluschi, crostacei, cefalopodi  dalle ottime qualità gastronomiche.
bar_1571Bar è una città antica. Sulle sue origini non si hanno molte notizie  precise.
Che fosse abitata sin dall'età preistorica e successivamente in epoca illirica, greca e romana, è  testimoniato dai reperti archeologici di grande valore e consistenza, fra i quali: i resti del materiale neolitico rinvenuti nello scavo di un pozzo nel quartiere di Čeluga, le scuri del periodo eneolitco di Šušanj, i tumuli del villaggio di Ravanj, diversi vasi di stile a figure nere ecc.  Il vecchio olivo di Mirovica è un monumento della natura che testimonia  la presenza degli insediamenti e dello «spirito intraprendente» dell'uomo da  oltre   2000 anni addietro.  
A prescindere dalle diverse interpretazioni sull'origine del suo nome, sta di fatto che i greci la chiamavano Antibareos, i romani Antibarum e gli slavi Bar.
Una storia travagliata, ricca di avvenimenti e «gloriosa»,  a volte anche tragica. Vi si assistette ad un continuo susseguirsi di conquistatori e regnanti.
All'inizio del VII secolo vi si insediarono gli slavi. Nel corso del IX secolo era in mano ai signori della Zeta, passati alla storia come fondatori del primo stato slavo della regione. Il principe Vladimir scelse  Krajina (Ostros) come sua capitale. Nei secoli  IX e X  fu inserito nel tema bizantino di Dirahion-Prevalis.

555px-DUKLJA_iz_1050.godineFu Vojslav, signore della Zeta, a liberarla nel 1042, riportando vittoria sul fortissimo esercito bizantino nella famosa battaglia di Bar, svoltasi sui pendii del monte Rumija. Michele, figlio di Vojslav, fu  incoronato nel 1077,  ottenendo le insegne  del potere reale dal Papa. Gli succedette il figlio  Bodin che regnò dal 1082  al 1101. Per intercessione  di quest'ultimo, Bar, da sede vescovile fu elevata nel 1089 al rango di Arcivescovado e divenne centro religioso dello stato di Bodin. A metà dell'XI secolo apparteneva alla Doclea ed in seguito, fino al 1183, a Bisanzio, quando  insieme alla Zeta entrò a far parte dello stato dei Nemanja e vi rimase fino al 1360. Fu un periodo di grande prosperità. Godeva  dell'autonomia e dello status di città libera, dotatasi di statuto e di stemma, coniava  le proprie  monete. Stefan Nemanja, detto primocoronato, nella biografia di suo padre accennò alla «gloriosa città di Bar». Era la prima volta che il nome slavo della città appariva per iscritto. Nei decenni centrali del XIV secolo, Bar passò sotto il dominio dei Balšić, intenzionati a creare un territorio autonomo nella zona attorno al lago di Scutari.  Elena, vedova di Djuradj, e Balša III scelsero Bar come capitale.
All’inizio del XV secolo si aprì un periodo di guerre che determinò un continuo avvicendarsi al potere. La citta' passò cosi' di mano in mano: nel 1404 fu sotto il dominio di Venezia,  per tornare di nuovo nel 1412  ai Balšić; fu sotto  la protezione del despota Stefan Lazarević dal 1421 e del despota Djuradj Branković dal 1427, finché non divenne di nuovo la capitale della Zeta. Venezia riuscì, nel 1443, a conquistare la città e i territori lungo la costa, prendendola da Stefan Vukčić Kosača. I turchi  la conquistarono nel 1571. Per  307 lunghi anni rimase sotto il loro dominio, finché i montenegrini non la liberarono nel 1878. Subì distruzioni nel corso dei combattimenti.  Nel tempo ebbe luogo l'esodo dalla città vecchia verso la costa, dove agli inizi del XX secolo sorse prima Pristan e in seguito la nuova città.      
Il consiglio dei ministri del Principato del Montenegro deliberò nel 1908 di dare alla città che si stava costruendo,  il nome di Bar. Nel  XII secolo, fu scritta la  «Cronaca del prete docleate» o Albero genealogico di Bar,  opera storico-letteraria,  prima del  genere  presso gli slavi del sud. Vi si trovano le  storie leggendarie e la tradizione popolare dall'epoca dell'arrivo degli slavi nella regione fino al XII secolo, con particolare riferimento alla storia della Doclea (Zeta).

Il comune di Bar ha circa 40 mila abitanti, per la maggior parte concentrati nei centri  urbani. Si tratta di un territorio marittimo-lacustre, con villaggi facilmente raggiungibili via strada, capillarmente urbanizzato e dall' alto grado di civiltà. E’ conosciuto come una realtà multietnica e multiconfessionale, caratterizzata da alti standard  di   tolleranza. Neanche le rotture e le vicende  politiche verificatesi nel tempo, sono riuscite a turbare una lunga tradizione di convivenza, atipica per il resto dei Balcani. Peculiari sono le microlocalità, anche assai differenziate tra loro,  particolarmente sotto il profilo folcloristico. Nello stesso territorio di Bar, ad esempio, c'è una varietà di costumi tradizionali  che difficilmente può riscontrarsi  in altre zone del Montenegro. Si ha qui la miglior conferma del motto «l'armonia  attraverso le diversità».

Il clima di Bar è influenzato dalla vicinanza di due grandi specchi d'acqua (Mare Adriatico e Lago di Scutari), nonché  del massiccio di Rumija. 
Il clima è mediterraneo con estate calda e secca ed inverno mite e piovoso. La  media massima nel mese  di luglio è di 23,5˚, mentre la media minima nel mese di gennaio è di 8,3°C. La stagione balneare si protrae da metà maggio a metà ottobre, mese in cui l' acqua del mare raggiunge i 26°C.

karta_opstinaIl territorio di Bar, situato nella parte sud-est del Montenegro, occupa una superficie di 505 km2.  Si estende lungo il Mare Adriatico per un tratto di  46 km, di cui 9 km coperti da spiagge, e si affaccia sul Lago di Scutari per altri 65 km.

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Montenegro INFO

codice paese: ME (MNE)
continente: Europa
capitale: Podgorica
valuta: EURO €
membro dell'UE: NO
membro della NATO: no
GSM: 900/1800
elettricità: 220V/50Hz
VISTI: per entrare in Montenegro non si ha bisogno di visto

Bar INFO

GPS: 42º06`N 019º06` E
superficie: 505 km2
livello sopra il mare: 4m-1593m
numero abitanti: >40000
marina: 1050 ormeggi
mt prefisso +382
mt prefisso per Bar 030
(esempio +38230xxxxxx)
MRCC barradio (9833)
VHF ch16, ch24
VHF DSC ch70
MF 2182KHz
MF DSC 2187.5KHz
COLLEGAMENTI

Aeroporti
Passeggeri che intendono venire in Montenegro con l'aereo hanno a disposizione due aeroporti internazionali, uno a Podgrica ed uno a Tivat. L'aeroporto di Golubovci (Podgorica) dista 41 km da Bar, mentre quello di Tivat ne dista 58 km.
Collegamenti marittimi
I collegamenti con i traghetti di linea sono:
Bar-Bari-Bar,
Bar-Ankona-Bar.

Traffico ferroviario
Il trasporto ferroviario si svolge sui binari di scartamento normale. Le principali tratte sono: Bar – Podgorica – Belgrado con la ramificazione Podgorica – Nikšić.
Traffico stradale
La lunghezza totale delle strade in Montenegro è 5174 km. Le due linee direttrici  più importanti sono la statale adriatica che va da Igalo a Ulcinj (lungo la costa) e la statale Petrovac al mare – Podgorica – Kolašin – Bijelo Polje che collega il sud ed il nord del Montenegro. L'edificazione del tunnel "Sozina" ha migliorato sensibilmente i collegamenti con il nord del Paese.